La Miao Dao (苗刀) è un’arma caratteristica delle arti marziali cinesi del periodo della dinastia Ming. Miao Dao è una spada, o per meglio dire una sciabola (dao) con una lunga lama di 1,2 metri, che si usa prevalentemente a due mani, divenuta famosa durante la guerra sino-giapponese.
Osservandola appaiono infatti evidenti le commistioni e le influenze tra cultura cinese e giapponese, dovute proprio al contesto storico e geografico in cui questa è stata creata. In particolare, si nota la somiglianza con la Katana giapponese, dalla quale però la spada Miao Dao si differenzia per le imponenti dimensioni e per la tecnica di utilizzo.
Grazie alle conoscenze e alla passione del Shifu de Nittis, nella nostra Scuola è possibile seguire uno studio approfondito di questa antica arma, specie riguardo al suo utilizzo applicativo tradizionale. In questo modo diviene possibile seguire e continuare l’antica arte guerriera di un’ arma leggendaria insieme allo studio del taoismo e del chan (zen).
Annoverata dai confuciani tra le arti nobili, l’arte della spada da secoli persegue il profondo concetto diWushidao (武士道) (la Via del Guerriero) (Bushido in giapponese), non solo come arte del combattimento ed etica marziale (Wude 武德), ma come condotta-sentiero all’autodisciplina e all’autoconsapevolezza. La pratica di forme singole o a coppia, la meditazione, il lavoro sull’auto-focalizzazione interiore e sulla concentrazione, i concetti come “non azione” (wu wei), “vuoto della mente” o “non pensiero” (wunian), rappresentano un percorso di lavoro e studio profondo ed introspettivo, in un mondo, quello delle arti marziali moderne, caratterizzato da nuovi tecnicismi e personalismi a scapito della reale Via (道) dell’arte marziale tradizionale.
Dove oggi si segue il concetto vago, abusato e contradditorio di difesa personale e “combattimento”, la via della spada del Shifu de Nittis segue l’antica arte marziale del Wushidao tramite il “wu wei della mente” in ogni gesto quotidiano, alla scoperta della propria natura.
WUSHIDAO (武士道) – (LA VIA DEL GUERRIERO)
Non ho genitori, il Cielo e la Terra sono i miei genitori.
Non ho dimora, il DanTian e’ la mia dimora.
Non ho potere divino, la lealtà è il mio potere divino.
Non ho mezzi, la disciplina è il mio mezzo.
Non ho poteri magici, la forza interiore sono i miei poteri magici.
Non ho vita e non ho morte, l’eternità del respiro è la mia vita e la mia morte.
Non ho corpo, la forza è il mio corpo.
Non ho occhi, il bagliore del fulmine sono i miei occhi.
Non ho orecchie, la sensibilità sono le mie orecchie.
Non ho membra, la velocità sono le mie membra.
Non ho miracoli, l’esistere è il mio miracolo.
Non ho talento, la prontezza della mente è il mio talento.
Non ho principi, l’adattamento è il mio principio.
Non ho leggi, la mia difesa è la mia legge.
Non ho strategia, costruire e distruggere è la mia strategia.
Non ho tattiche, il vuoto e il pieno è la mia tattica.
Non ho disegni, l’opportunità è il mio disegno.
Non ho castello, la fermezza della mente è il mio castello.
Non ho corazza, la buona volontà è la mia armatura.
Non ho amici, la purezza della mente è il mio amico.
Non ho nemici, l’imprudenza è il mio nemico.
Non ho spada, il vuoto della mente è la mia spada.
Testo anonimo del 1300 ca.