Faq


Ecco le Faq-Frequenty Asked Question ovvero alcune domande frequenti che possono aiutare chi arriva nel sito a conoscere meglio la scuola, i suoi scopi e lo stile di vita che ruota tutto attorno.

Se avete altre domande o ulteriori dettagli non esitate a scrivere o contattare la scuola.

A che età è necessario iniziare lo studio del Kung Fu?

Chiunque e a qualunque età sotto la guida di un vero Maestro può iniziare a praticare questa bellissima e antichissima arte. Il Kung Fu può essere praticato dai 4 ai 100 anni. Non esiste inizio o fine, età o sesso, queste sono categorie della mente, esiste solo fare o non fare

Quale è la differenza tra Kung Fu , Karate, Judo,Taekwondo…?

Ogni sistema marziale ha i suoi principi e tecniche. Il Taekwondo è famoso per i calci, il Karate per le tecniche di mano, il Judo per le proiezioni.Tuttavia tutti i sistemi di combattimento asiatici trovano una matrice comune nel Kung Fu cinese. Il Kung Fu è la più antica arte marziale d’Oriente. Dal punto di vista tecnico prevede l’utilizzo di tecniche di braccia, di gamba, prese e proiezioni, l’utilizzo di armi tradizionali e lo studio dei punti vitali. Lo sviluppo di flessibilità, elasticità e potenza tramite il rilassamento e l’uso dell’energia interna oltre alla cura di sé e della salute completano lo studio dell’arte

Sono previsti tornei o gare in questa scuola?

Nella nostra scuola tornei o gare non rappresentano un obbiettivo o il fine della pratica. Il Shifu de Nittis sulle orme dei suoi predecessori, nel fondare la scuola ha delineato un cammino ben preciso. Il Kung Fu tradizionale anticamente non rappresentava arte di esibizionismo o competizione, ma percorso di crescita personale fisico, marziale, mentale e spirituale

Il Kung Fu è adatto a tutti? Sono necessarie particolari doti fisiche?

Grazie al vasto bagaglio conoscitivo del Shifu de Nittis, chiunque può studiare il Kung Fu nella sua forma più pura ed approfondita, specializzandosi nel sistema che più si adatta alle proprie caratteristiche. Non è necessario avere particolari doti fisiche, ma solo voglia, desiderio, passione e pazienza di voler praticare del buono e sano Kung Fu!

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Nessuna arte marziale tradizionale è di per sé violenta, tutt’altro, un vero praticante marziale è calmo ed equilibrato, e spesso la sua tranquillità interiore ,frutto di anni di duro lavoro, si trasferisce in chi gli sta di fronte. La violenza è invece di falsi maestri e istruttori irresponsabili che, in maniera troppo superficiale e senza un vera conoscenza dell’arte, sfogano le loro frustrazioni e le loro aggressività su allievi ignari e inconsapevoli, contribuendo alll’errata equazione arte marziale uguale violenza. La nostra scuola si fonda su i valori fondamentali delle antiche scuole: Rispetto, Umiltà, Onestà, Rettitudine e Coraggio

Come scegliere una scuola di kung fu?

L’indicazione che noi diamo è innanzitutto di seguire il proprio istinto, ma con criterio. E’ importante prima di tutto riuscire a osservare bene ciò che vi circonda. Una Scuola possiede la tradizione di un luogo in cui si respira un’aria antica e di rispetto carica di oggetti e simboli che ricordano il passato e i valori di fondo della scuola stessa, possiede una parte di parete dedicata al o ai Maestri e ad antichi simboli… I praticanti o allievi posseggono un atteggiamento di apertura e rispetto verso chiunque entri a far parte della loro scuola. L’atteggiamento che emerge è di disciplina e rispetto, ma immerso in un clima generale di serenità e armonia tra tutti i praticanti

Come scegliere un Maestro?

L’impresa più ardua e difficile è proprio questa. Ad oggi non esiste un “albo” dei Maestri di kung fu che ne classifichi e attesti le reali capacità tecniche e morali. La realtà è estremamente anarchica e variegata. Ci sono realtà in cui chi frequenta un “corso” istruttori, imparando alcune tecniche marziali, può autodeterminarsi “Sifu” o “Maestro”. Fare sfoggio di tecniche o “parole esotiche”, raccontare titoli o trofei accresce l’autoaffermazione, almeno qui in Italia! Come può quindi chi non è immerso in questo mondo riuscire a valutare criticamente la persona che si definisce Sifu o Maestro e non l’immagine “mediata” da gradi, divise o titoli? In realtà con piccoli consigli, si potrà evitare di finire nelle mani di personaggi dubbi e senza una reale qualifica. 1- La prima cosa da valutare per distinguere un Maestro da semplici “appassionati” è il suo albero genealogico. Un vero Maestro possiede una discendenza dello stile, o sistema, ben precisa; tutto deve essere chiaro, senza misteri o parole date al vento. Attenzione, discendenza vuol dire essere depositario di uno stile tramite una specifica cerimonia e non aver fatto qualche foto in qualche stage con questo o quel Maestro, quindi vuol dire essere ufficialmente “discepolo” di un altro Maestro e non allievo o studente. Qualora si trovasse qualcuno con caratteristiche simili è sempre importante riuscire a capire quante volte il tal Sifu incontra il suo Maestro, e quanto tempo dedica al perfezionamento del suo Kung fu. Questo fa ancora la differenza tra chi è realmente un professionista e chi lo fa come hobbies o passione secondaria ai propri impegni di vita. 2- Un Maestro se definito tale mantiene il riserbo, è moderato nelle parole e nelle azioni, non è un esibizionista e non è interessato a “fama e status” (cosa piuttosto rara nel panorama marziale attuale), ma coltiva l’umiltà ed armonia tra l’essere e il fare. 3- Un vero Maestro possiede un curriculum non solo marziale ben delineato. La Sua responsabilità decade non solo sulle caratteristiche fisiche-motorie dei soggetti adulti, nei fattori di sviluppo e motricità dei bambini, ma anche e soprattutto sull’asse cognitivo-psichico di tutti i suoi allievi. Le parole del Maestro, i suoi comportamenti e atteggiamenti, fino ai piccoli gesti assumono una valenza di responsabilità e importanza non indifferente nella vita degli allievi. Quindi attenzione e responsabilità, non approssimazione ed improvvisazione