Il Kung Fu è un’Arte, un vero e proprio “sistema” che include cultura, valori, principi, tecniche, metodi di insegnamento.
Alla base del Kung Fu ci sono pochi concetti di base, pochi “fondamentali” , tuttavia nel corso dei millenni si sono sviluppati molteplici declinazioni dell’Arte, detti Stili, dovuti alle ampie geografie del mondo orientale, ai molti Maestri che si sono succeduti nei secoli , alle diverse culture locali, alle tecniche tramandate da Maestro ad allievo, non codificate.
Ciascuno Stile racchiude ed enfatizza una parte di questo “sistema” con programmi di studio e allenamento specifici. Una delle classificazioni più utilizzate è quella che li divide in due grandi rami: stili interni e stili esterni conosciuti anche come Primari e Complementari.
Ciascun Maestro di Kung Fu può conoscere diversi Stili, e ciò può significare che ha studiato in diversi luoghi geografici e con diversi Maestri. Oggi va molto di moda elencare gli Stili conosciuti dal Maestro, ma in realtà il suo valore è legato solo in parte a questo.
Il vero Maestro sa esprimere l’Arte del Kung Fu nella sua completezza, padroneggia le tecniche fondamentali declinandole nei diversi Stili e Forme, insegna e trasmette agli allievi tutto il “sistema” di insegnamento tradizionale cinese fatto anche di cultura, di storia, di tradizioni, di valori, di metodi. E, ancora più importante, il vero Maestro è l’espressione vivente del suo Kung Fu, lui vive seguendone i principi ed è di esempio agli allievi anche quando è in silenzio e non sta praticando.
Per evitare speculazioni di fantomatici maestri e praticanti fanatici, è importante sapere che il Kung Fu tradizionale, quello vero nella trasmissione e negli intenti, contiene al suo interno una moltitudine di stili e varianti degli stessi. Ogni Maestro ha infatti elaborato un sistema di tecniche, movimenti e idee sul combattimento e sulla percezione della vita stessa differente e sostanziale. Dopo anni di studio e perfezionamento su di sé e sullo stile era impensabile creare un sistema lungo e complesso da utilizzare e trasmettere al proprio allievo.
Chi conosce realmente la cultura orientale percepisce un alone taoista/ buddhista anche nei gesti più complessi. Tutto viene ridotto a qualcosa di semplice e pratico, la vita stessa appare definita da un ideogramma “De” o “Arte di vivere”, la vita non va inventata ma semplicemente “praticata”. Proprio partendo da tale presupposto appare illogico pensare oggi a scuole o corsi di uno “stile” specifico al cui interno esistono programmi che variano dalle 40, 80 o 100 forme (o Taolu) di uno stesso stile.
Tutto questo in realtà riflette un’altra antica mentalità di alcune zone della Cina, la mentalità dei clan, dove è fondamentale mantenere stretti i propri membri, nell’illusione di uno studio approfondito dello stile, per non lasciarli scappare altrove. Mentre in altri sistemi marziali orientali esistono gradi e cinture, nel kung fu di oggi abbiamo centinaia di forme (Taolu). In realtà ogni sistema di Kung Fu contiene al suo interno massimo 5/8 forme antiche create per i fondamentali e la sua evoluzione. L’aggiunta di più forme è successiva ai tempi moderni con lo scopo sopra indicato.
In sostanza il vero lavoro nel vero kung fu avviene nelle basi del sistema e non nella fantomatica 80° o 120° forma che darà la “conoscenza”. Tale mentalità riflette solo l’illusione che pseudo-maestri orientali hanno per anni perpetuato (direi continuano!) ai danni di allievi occidentali inconsapevoli e a volte compiacenti. Non bisogna dimenticare che il combattimento interiore o marziale, non necessita di tecniche speciali, ma di un corretto allenamento (训练).
Praticare quindi anche più stili non è questione di quantità ma di una onesta qualità.