Nel Kung Fu tradizionale il concetto di “equilibrio” si esprime come un armonico interagire tra Yi (mente), Qi (energia), Shen (spirito).
Uno sviluppo armonico del corpo e delle potenzialità fisiche e mentali porterà il praticante a un miglioramento non solo della performance atletica, ma anche delle capacità mentali, energetiche e respiratorie. Inoltre non è da sottovalutare spesso la difficoltà dal punto di vista fisico della pratica marziale, e quindi dei possibili infortuni generati da una scorretta esecuzione non solo tecnica ma anche da una eccessiva sollecitazione di gruppi muscolo/tendinei. Una adeguata preparazione fisica è di fondamentale importanza per poter prevenire anche problematiche di questo tipo, oltre che di tipo traumatologico.
Il Sifu de Nittis e il prof. Mauro Riccò (mauro.ricco@newcom.pr.it), tecnico internazionale (III livello) di ginnastica artistica e preparatore atletico di varie discipline sportive, hanno preparato un processo di apprendimento dei principi, delle metodologie, dei mezzi e degli strumenti piú efficaci al raggiungimento degli obiettivi degli allievi. Utilizzando la preparazione in educazione fisica, unita alla scienza sportiva moderna e all’arte marziale tradizionale cinese, hanno messo a punto una serie di circuiti di allenamento funzionale in grado di migliorare la prestazione fisico- atletica dei praticanti della scuola Wu Wei.
Non è vero che tutto funziona e quindi va provato, esistono delle sequenze di azioni che funzionano meglio di altre. Per questo motivo si tratta di una “rotta” soggetta a continui adattamenti in base a come il praticante risponde ed evolve durante l’allenamento. L’allenamento con i pesi convenzionali è limitato ad incrementi lineari della forza a seguito dell’aumentare del carico aggiunto. Metodi di allenamento non convenzionali come : kettlebel, indian clubbell, funi navali, mattoni, sabbia, water pipe, corsa con elastico ed altri ancora, producono incrementi esponenziali e funzionali della forza, maggiore potenza ed elasticità del tono muscolare, miglioramento dell’ equilibrio dinamico, resistenza etc..
La strada appena descritta appare dinamica e innovativa non solo per l’arte marziale tradizionale ma anche per chiunque si accosti agli sport da combattimento.